Luigi Nasca, componente del gruppo Video Assistant Referee Pro, ha incontrato, seppur solo virtualmente, gli arbitri pontini. La riunione, svoltasi nell’ ormai consueta piattaforma zoom, è stata aperta dal Presidente di Sezione Fiore Pressato che ha salutato la numerosa platea, il Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio Giulio Dobosz ed infine ha presentato l’ospite raccontandone la carriera, dall’ esordio a 21 anni, fino alle ultime gare di Serie A nel 2019 e il nuovo ruolo da componente VAR Pro.
L’ ospite ha strutturato l’intervento in tre momenti salienti. Il primo lo ha dedicato per lo più ai giovani ragazzi, cercando di far capire l’ottima scelta fatta nell’ intraprendere questo percorso. “Ciò che vi lascia quest’ esperienza è straordinario, io sono chi sono grazie a quest’attività”, così Luigi ha iniziato il suo discorso,” l’arbitraggio è maestro di vita, infatti ad ogni partita ci mette davanti a situazioni che molte volte possono essere rapportate con esperienze della vita quotidiana”. L’arbitraggio insegna a concentrarsi e decidere coraggiosamente in ogni minuto della gara, ci insegna a controllare e gestire le emozioni dovute allo stress e a fine partita ci mette di fronte al giudizio dell’osservatore arbitrale e qui viene toccata un’altra qualità fondamentale, il sapere accettare il giudizio altrui. Infine, non meno importanti, l‘arbitraggio educa il singolo ad avere fiducia in sé stessi e nelle proprie decisioni e ciò contribuisce alla crescita dell’autostima.
Successivamente Luigi ha voluto portare l’attenzione sulla figura dell’arbitro moderno, che nell’ultimo decennio ha subito diversi cambiamenti. L’arbitro di oggi deve avere delle qualità imprescindibili, deve avere fame di scendere in campo e dare il meglio di sé, deve alimentare la propria curiosità e voglia di conoscere, anche attraverso lo scambio di esperienze con i colleghi sezionali. Inoltre, è richiesta una particolare affinità nel lavoro di gruppo, perché le decisioni del singolo influenzano l’operato di tutta la sestina arbitrale, in particolare Luigi ha raccontato della sua esperienza dietro lo schermo del VAR dove non è concesso il minimo errore. Ciò che però non può mancare è la passione verso quel che si sta facendo, perché senza questo “motore” non si potrà andare molto avanti. “Date ad un bambino dei lego, lui si impegnerà molto a costruire qualcosa, ma se gli chiedete cosa sta facendo vi risponderà che si sta divertendo. In conclusione, l’arbitro si deve impegnare divertendosi”.
Nell’ultima parte della riunione gli associati di Latina hanno rivolto all’ospite perplessità riguardanti l’operato del VAR di cui Luigi ha saputo far chiarezza in maniera esaustiva. La riunione si è poi conclusa con Luigi che ha espresso un suo parere riguardo questo periodo difficile, cercando di trasmettere un’ottica ottimista:” Sfruttate al meglio questi giorni per mettervi a pari, sia per quanto concerne l’aspetto atletico che quello regolamentare in modo da farvi trovare pronti quando tutto riinizierà!”.