Pubblico delle grandi occasioni per la serata in onore dell’arbitro benemerito Massimo Ciulli omaggiato dalla sezione di Roma 1 con l’ingresso nella prestigiosa Hall of Fame sezionale.
Il Presidente Daniele Doveri apre la serata ricordando il significato della Hall of fame, che rappresenta un momento celebrativo storico, un dovere della Sezione verso tutti gli arbitri che hanno portato lustro in Italia e all’estero, rappresentando la Nostra Sezione attraverso il loro operato. “Non esiste futuro senza la conoscenza del passato” afferma Doveri rivolgendosi soprattutto ai giovanissimi colleghi “perché non si può immaginare dove andremo senza sapere da dove veniamo”. Con la chiarezza che lo contraddistingue, il Presidente sottolinea che la rendita in termini di stima e di rispetto di cui vivono gli associati di Roma Generoso Dattilo, è figlia dei grandi nomi che hanno fatto la storia della nostra sezione. “Abbiate sempre un modello cui ispirarvi e restate con i piedi per terra, perché loro sono il nostro esempio e sono coloro a cui dobbiamo puntare”.
Un video emozionale, dedicato a Massimo Ciulli, cattura gli sguardi e la commozione di una platea che lo celebra con un lunghissimo applauso, dimostrando il grande affetto che la Sezione gli riconosce. Commosso e commovente arriva poi l’intervento di Ciulli che ringrazia la sua “famiglia Aia” per il momento a lui dedicato . “62 anni di tessera di cui ogni giorno mi vanto. E’ stato un periodo importante della mia vita che ho trascorso insieme a colleghi come Riccardo Lattanzi, Vittorio Benedetti, Gianfranco Menegali che hanno dato alla nostra Sezione un grande prestigio.” E prosegue ricordando che nel corso del loro operato, hanno sempre cercato di trasmettere esempio e passione, le basi fondamentali della figura dell’arbitro, avendo sempre un occhio al futuro, perché è sempre importante lo sguardo alle nuove leve.
Dopo il momento celebrativo, interviene Carlo Pacifici, che non nasconde la sua personale emozione di fronte ad un collega di tale spessore. Ricorda come nel periodo storico di Massimo Ciulli, gli arbitri romani erano un punto di riferimento nazionale e internazionale. “ La “golden Age” , da lui stesso cosi definita, che raccoglieva i grandi nomi romani dell’Aia.
“Quando ho iniziato il mio percorso, Massimo era già un arbitro di altissimo livello. Un Arbitro atipico: mai arrabbiato, sempre con il sorriso in campo, sempre pronto a cercare soluzioni attraverso il dialogo.” Pacifici lo identifica come colui che ha portato la signorilità sui terreni di gioco per il suo stile cosi garbato e cosi positivo.
Conclude poi con un pensiero ai nuovi arbitri: “Ricordatevi che questa disciplina è fatta di umiltà e di tanta passione. Sognare non costa nulla, credeteci fino alla fine”.
Una serata che si conclude tra gli applausi e tra le emozioni che si sono poi susseguite nella cena cui molti associati hanno partecipato ritrovando quella giusta voglia di appartenenza.
Valeriano Cristini