Si è svolto venerdì 24 novembre, presso la Sezione di Viterbo, l’incontro con la Commissione degli Esperti Legali dell’AIA.
A condurre l’esposizione è stato Alessandro Corrente di Cassino, referente della Commissione per il Lazio, che nell’occasione era accompagnato da Francesco Fiore segretario della Commissione Nazionale.
La costituzione della Commissione è prevista dall’articolo 33 del regolamento AIA ed è un organismo che effettua studio e consulenza in ordine a questioni giuridiche. I componenti sono nominati dal Comitato Nazionale su proposta del Presidente Nazionale dell’AIA e durano in carica per due stagioni sportive. Attualmente la Commissione è guidata da Valerio Di Stasio della sezione AIA di Nocera Inferiore e dal suo Vice Roberto Teseo di Roma 1.
L’operato della Commissione si esplica con pareri scritti a quesiti di carattere giuridico e associativo; con l’assistenza legale gratuita per gli arbitri vittime di violenza; e con la redazione di un massimario delle sentenze.
“In caso di violenza – ha detto nella sua lucida esposizione Alessandro Corrente – l’arbitro deve sospendere immediatamente la gara se viene meno la condizione psico-fisica per portarla a termine. Poi deve avvisare le Forze dell’Ordine e l’AIA e recarsi al più vicino Pronto Soccorso per la visita e il referto medico. Infine, deve riportare tutto sul referto di gara in maniera precisa e veritiera, esponendo i fatti accaduti, e contattare il referente regionale della commissione per essere assistito e procedere per le vie legali.
Se l’autore dell’aggressione è un tesserato FIGC – ha proseguito Corrente – occorre l’autorizzazione della Federazione per chiedere il risarcimento del danno subito. Se l’aggressore non è un tesserato alla FIGC, non serve l’autorizzazione. In entrambi i casi l’AIA assicura a richiesta dell’arbitro l’assistenza legale gratuita. Il risarcimento può essere chiesto in sede penale con la costituzione di parte civile.”
Infine, Corrente ha messo in guardia i colleghi, specialmente i più giovani, sul rispetto del codice etico. “Gli arbitri combattono il doping e la violenza nello sport – ha detto rivolto ai fischietti viterbesi – devono avere un contegno consono sia in campo che fuori ed evitare di farsi coinvolgere in polemiche inutili sui social. I rapporti con i media devono essere preventivamente autorizzati e le dichiarazioni non devono creare danno all’AIA.”
Al termine della riunione, il presidente della sezione di Viterbo dell’AIA, Luigi Gasbarri, ha ringraziato i due illustri ospiti e ha donato loro due oggetti in ricordo della visita nella Città dei Papi.
Silvano Olmi