Il Presidente della Sezione di Viterbo dell’Associazione Italiana Arbitri, Luigi Gasbarri, ha ricevuto l’attestato dei 50 anni di iscrizione. L’occasione per la consegna della pergamena è stata la riunione tecnica obbligatoria che si è svolta venerdì scorso, 29 novembre 2019, alla quale hanno presenziato tutti i componenti del Comitato Regionale Arbitri, l’organismo che guida i fischietti del Lazio.
Il Presidente del CRA Giulio Dobosz, e il resto della Commissione, erano a Viterbo per la consueta visita annuale nelle sezioni laziali.
L’appuntamento è proseguito con la consegna, al Presidente sezionale Luigi Gasbarri, dell’importante riconoscimento per i suoi 50 anni di militanza ininterrotta nell’AIA. La pergamena gli è stata consegnata dall’amico Umberto Carbonari, Componente del Comitato Nazionale del sodalizio arbitrale e da Giulio Dobosz, Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio.
“L’associazione italiana arbitri è una grande famiglia, è la mia vita – ha commentato Gasbarri, visibilmente commosso – ringrazio l’AIA per avermi dato questa grande opportunità e in particolare Umberto Carbonari, che mi è stato sempre vicino come un amico fraterno.
Ho iniziato per caso, grazie a due amici che mi invitarono a frequentare il corso per diventare arbitro di calcio. Nel 1969 ricordo la prima partita che ho diretto, a Montefiascone. Da lì è iniziata un’avventura che mi ha portato ad arbitrare nelle massime categorie regionali. Dopo 18 anni attività come direttore di gara, a causa di impegni famigliari pensai di smettere. L’amico Umberto capì il momento e mi chiese di far parte della dirigenza sezionale e transitare nel ruolo di osservatore arbitrale, dove ho raggiunto la serie D.
Per ventuno anni sono stato al fianco di Carbonari come Vicepresidente e Segretario della Sezione di Viterbo – prosegue – sono stati anni importanti, dove mi sono formato come dirigente. Quando Umberto è stato eletto al Comitato Nazionale dell’AIA ne ho preso il posto alla presidenza della Sezione. Nella vita bisogna crederci, fino alla fine. Oggi ho lo stesso entusiasmo di 50 anni fa – conclude Gasbarri – seguo i giovani arbitri della mia Sezione e questo mi ripaga di tutti i sacrifici.”