Sono tanti i valori che la nostra Associazione può trasmettere nel corso di quell’avventura chiamata arbitraggio una volta varcata per la prima volta la porta di una qualsiasi Sezione d’Italia.
Tra i più importanti troviamo la condivisione. La condivisione di esperienze, episodi, situazioni in campo e in trasferta che possono aiutare un collega che potrebbe trovarsi nella stessa situazione. Condivisione di idee, di punti di vista e di analisi del regolamento.
Così da un’idea dei Presidenti del CRA Lazio e CRA Lombardia Giulio Dobosz e Alessandro Pizzi nasce il raduno congiunto tra gli arbitri di eccellenza e promozione di queste due importanti regioni.
La sosta forzata dai campi ha dato l’opportunità ad organici geograficamente distanti di confrontarsi tra di loro, con i propri responsabili e con il Settore Tecnico.
Matteo Trefoloni si è unito con entusiasmo al progetto di Dobosz e Pizzi, mettendo a disposizione una nuova piattaforma di analisi video e insieme a Vincenzo Meli, responsabile del Modulo Formazione Regolamento e perfezionamento tecnico, hanno illuminato il carattere tecnico del raduno stesso.
Dopo i saluti di benvenuto, i video quiz su DOGSO e SPA sono stati il primo step di una mattina all’insegna della crescita. Successivamente i fischietti laziali e lombardi sono stati divisi in “stanze” virtuali, con la presenza di un Organo Tecnico e un componente del Settore Tecnico per ognuna, dove l’obiettivo era condividere le opinioni e le decisioni prese durante il test.
Prima di ritrovarsi tutti in aula magna, è stato sottoposto nuovamente il video quiz, per mettere alla prova le interpretazioni dei direttori di gara e paragonare i risultati con quello fatto prima dei vari confronti.
Si è arrivati così al main event della giornata: Settore Tecnico e Presidenti del Cra all’unisono hanno sciolto tutti i nodi che possono venire al pettine su un argomento così importante come le decisioni tecniche e disciplinari in caso di DOGSO o SPA.
Le reazioni a caldo di alcuni dei 160 presenti confermano le sensazioni positive provate nelle quattro ore di incontro: “Questo raduno arriva con una tempistica perfetta: il campo manca a tutti e certi automatismi rischiavano di venir meno se non oliati a dovere. Ho apprezzato molto questo approccio che ci ha permesso di avere un confronto attivo e completo”. E ancora “Il confronto con i colleghi lombardi è stato davvero stimolante, abbiamo analizzato gli episodi per arrivare ad una decisione comune attraverso più strade. Un’esperienza da rifare!”.
E non possiamo che augurarci questo, che sia solo il primo passo di un percorso di condivisione che unisce la nostra penisola da nord a sud in nome della nostra passione: l’arbitraggio.