La riunione tecnica della Sezione AIA di Latina, svoltasi la seconda settimana di marzo, ha ospitato Angelo Galante, Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale per il calcio a 5 Elite (C.A.N. 5 Elite), nonché ex-arbitro internazionale di Futsal dal 2012.
Galante ha iniziato il proprio intervento riallacciandosi al discorso introduttivo tenuto dal vice presidente Gianluca Gennaro, in particolare si è soffermato sulla disamina della nascita della C.A.N. 5 Elite, che ha permesso a tutti gli arbitri del calcio a 5 una crescita tecnica non indifferente: “Il movimento del Futsal in Italia è molto importante, nei nostri campionati militano grandi campioni e come le società si evolvono, anche gli arbitri devono farlo e la CAN 5 Elite ne è la testimonianza”
Dopo aver illustrato il ruolo che ricopre ai vertici dell’AIA, Angelo Galante si è rivolto ai giovani ragazzi: “l’importante non è fare l’arbitro ma essere arbitro, vivere a 360 gradi la propria passione, 7 giorni su 7“– il focus è rivolto principalmente a vivere la vita sezionale, perché è solo in questo modo che si può crescere come arbitri. Confrontarsi con i colleghi con più esperienza è fondamentale per comprendere in che modo dare il massimo in campo, ricordando che “arbitrare a volte è la cosa più difficile del mondo, c’è imprevedibilità, bisogna leggere gli eventi, ma per vincere dobbiamo renderlo semplice prendendo le giuste decisioni supportate dalla conoscenza e da un’ottima preparazione mentale e fisica”.
La parte conclusiva della serata è stata riservata ad un momento di scambio tra gli arbitri della Sezione di Latina e Angelo Galante. I ragazzi curiosi del mondo del calcio a 5 hanno posto numerose domande all’ospite, che con estrema chiarezza e semplicità ha saputo delucidare tutte le curiosità.
Il Presidente Sezionale Fiore Pressato prima dei saluti finali ha sottolineato: “ringrazio infinitamente il mio vice che ha avuto la mano fatata per aver estratto dall’urna il tuo nome, ci hai riversato e trasmesso la tua conoscenza, una nuova esperienza da mettere nel nostro bagaglio”.
Andrea Mantuano (fonte aia-figc.it)