La Sezione di Latina “Michele Serratore” ha potuto assistere ad una Riunione Tecnica svolta dall’arbitro CAN Daniele Minelli appartenente alla Sezione di Varese.
Dopo i consueti saluti del Vice Presidente Gianluca Gennaro, è stato proiettato alla platea un video contenente i momenti salienti della carriera arbitrale dell’ospite fino ad oggi, al termine del quale Daniele ha presentato il suo modo di approcciare la gara concentrandosi principalmente su tre punti: atletico, tecnico e mentale.
Nella disamina dei vari aspetti, Minelli ha posto l’attenzione sull’importanza dell’allenamento sin dalla prima gara che si affronta in carriera, che permette di essere lucidi e sereni nelle decisioni da prendere poiché saremo sempre vicini all’azione e di conseguenza credibili.
Preparazione tecnica, studio delle squadre e dei calciatori in modo da non farsi cogliere impreparati ed essere pronti ad eventi inaspettati. Anche i raduni sono uno strumento di miglioramento della preparazione poiché spesso sono trattati video e casistiche di varia natura che permettono di assimilare gli errori da non commettere.
Concentrazione: gran parte degli errori che si fanno scaturiscono da un senso di rilassatezza che si possono avere ad esempio quando il risultato della partita non è più in bilico oppure quando si sente la partita in pugno.
In ultimo, ma forse il più importante, l’aspetto mentale. “Noi siamo ciò che pensiamo”, così Minelli esorta a credere in noi stessi e nei nostri mezzi. In questo modo si può far crescere l’autostima e quindi la personalità di cui un arbitro ha bisogno per mantenere nei giusti binari una gara.
Successivamente ha presentato le caratteristiche di un arbitro di successo, ossia perseveranza e resilienza, essenziali e fondamentali per far crescere un arbitro nel modo corretto.
Dopo aver terminato la gara e nei giorni successivi, bisogna essere autocritici, al di là di quello che suggerisce l’osservatore nel colloquio facendo presente che “Le sconfitte e le partite storte spesso sono quelle che ci fanno crescere di più se prese come stimolo. La prestazione negativa deve spronarci a far meglio e non affossarci”.
Dopo un breve momento dedicato alle curiosità degli associati, Daniele ha chiuso il suo intervento ribadendo che se si prepara al meglio una gara riusciamo a svolgere quello per cui siamo chiamati ogni partita, solo in questo modo possiamo sognare la Serie A.
In copertina la foto della consegna dell’omaggio da parte della Sezione
In gallery, alcuni momenti della serata.
Michele Nappi (fonte aia-figc.it)