Lunedì 20 novembre la Sezione AIA di Latina ha avuto il piacere di ospitare Luca Zufferli, arbitro in forza alla Commissione Arbitri Nazionale Serie A e B.
Durante l’incontro, che si è aperto con i saluti di benvenuto del Presidente Sezionale Fiore Pressato seguiti da un breve filmato con i momenti salienti della carriera arbitrale di Zufferli, sono stati affrontati vari argomenti riguardanti la vita associativa e l’importanza del rapporto umano. In particolare, l’arbitro friulano ha sottolineato il valore aggiunto che ciascun associato, indipendentemente dalla categoria o dall’esperienza arbitrale, è in grado di offrire per contribuire al successo del gruppo.
Gli arbitri più giovani devono portare entusiasmo nell’organico sezionale e coinvolgere gli osservatori al fine di ottenere da questi ultimi importanti spunti di miglioramento.
Coloro che dirigono nelle categorie regionali, dal canto loro, svolgono un ruolo fondamentale in quanto devono essere un esempio per i nuovi arrivati e fornire supporto e orientamento durante il passaggio dall’Organo Tecnico Sezionale al Comitato Regionale Arbitri di riferimento. Con la loro esperienza e conoscenza possono aiutare i più giovani ad affrontare le sfide dei campionati regionali e a crescere in fretta.
Invece gli arbitri nazionali, trovandosi all’apice della piramide arbitrale, sono coloro che possono far sognare le nuove generazioni. Impegnati in palcoscenici prestigiosi, come le gare delle massime categorie nazionali o di livello internazionale, rappresentano una fonte di ispirazione per tutti coloro che guardano lontano e ambiscono a raggiungere gli stessi traguardi.
Zufferli ha quindi fatto un parallelismo tra il percorso di crescita arbitrale e una montagna, raffigurata in un’immagine in cui tutte le persone sono collegate da un cordone, simbolo della collaborazione tra i membri della Sezione. Tutto questo per mettere in luce come non sia possibile affrontare questo percorso da soli, senza frequentare la Sezione e senza l’aiuto degli altri associati.
La crescita arbitrale richiede tempo, dedizione e sacrificio ma se si ha sempre in mente l’obiettivo e si lavora costantemente nessun traguardo è precluso. “Gli arbitri non devono cercare situazioni di comfort o il consenso altrui ma devono provare ad essere sempre giusti nelle proprie decisioni. Vi auguro di realizzare i sogni che gli altri credevano impossibili”, ha affermato Zufferli.
Dopo una sessione di domande e risposte che ha permesso ai presenti di chiarire alcuni aspetti e curiosità riguardanti la sua carriera arbitrale, Zufferli ha donato la sua divisa arbitrale con una dedica speciale al Presidente Pressato, che dal canto suo lo ha ringraziato per la straordinaria occasione di crescita umana e professionale offerta ai presenti augurandogli le migliori soddisfazioni.
In copertina, Zufferli consegna la sua divisa arbitrale al Presidente Pressato.
In gallery:
1: Zufferli con il Presidente Pressato;
2: il video di presentazione dell’ospite nazionale;
3: Zufferli scrive una dedica personale sulla sua divisa arbitrale;
4: la sala gremita.
Michele Nappi (fonte aia-figc.it)