“C’è stato un momento nel mio percorso arbitrale in cui pensavo di voler mollare tutto. Ero stato chiamato a fare il servizio militare e c’erano alcune cose nella mia vita che non andavano. Se non ho lasciato è stato grazie alla mia sezione e ai miei maestri che mi sono stati vicino e mi hanno incoraggiato”. Lo ha rivelato l’arbitro internazionale Paolo Valeri in occasione della speciale riunione tecnica organizzata dalla sezione di Roma 1 e che si è tenuta nel pomeriggio di sabato 9 maggio riservata sia agli arbitri dell’Organo tecnico sezionale che regionale, cui si sono aggiunti anche alcuni nazionali. Se l’emergenza COVID-19 ha bloccato i campionati di calcio di ogni ordine e grado, la Sezione “Generoso Dattilo” non ha fermato la preparazione tecnica. E così da diverse settimane per tutti gli associati sono state organizzate webinar che hanno visto protagonisti associati della Commissione Nazionale Arbitri di Serie A, Daniele Doveri e Federico La Penna, o gli stessi componenti dell’Organo tecnico sezionale.
L’ultimo webinar ha visto dunque Paolo Valeri, in un incontro che ha rimarcato l’amicizia tra le sezioni di Roma 1 e Roma 2, come sottolineato dai due presidenti Roberto Bonardo e Domenico Trombetta, entrambi presenti in collegamento. “Sono convinto che questo tipo di riunioni tecniche on line”, ha detto Paolo Valeri, “rappresentano il futuro. Abbiamo già iniziato a farle anche noi a livello nazionale e anche nella mia sezione a Roma 2. In questo modo si può parlare bene di arbitraggio, grazie anche all’ausilio dei video, che è la cosa più immediata, e con la presenza di colleghi più esperti che possono dare qualcosa in più”.
In due ore l’arbitro internazionale ha sviscerato, con l’ausilio di video tratti da gare di eccellenza dirette da arbitri della Commissione Arbitri Interregionale e da gare di Serie A che lo hanno visto protagonista, alcuni aspetti del Regolamento del giuoco del calcio e particolari situazioni di gioco, tra cui di mass confrontation, falli di gioco e anche gestione delle panchine.
“L’arbitraggio è soprattutto coraggio di decidere, personalità e intelligenza arbitrale”, ha spiegato Valeri, “Uno degli aspetti più importanti è quello di essere accettati in campo, e questo si può ottenere con il rispetto degli altri, la personalità e il coraggio. Ricordo quando feci il mio esordio in Eccellenza a Ostia. Avevo 19 anni e mi venne a vedere Cesare Sagrestani del CRA Lazio, che considero uno dei miei maestri. Al termine della gara mi disse: “Tecnicamente puoi migliorare, però hai una qualità. Quando fischi hai una personalità nelle decisioni che prendi, sei autorevole e viene accettato dai giocatori in campo”.
Nel corso del webinar non sono mancati momenti di riflessione sulla vita arbitrale e su aspetti extra sportivi, come l’importanza della famiglia e degli amici vera nella vita di un arbitro. Sulla sua esperienza internazionale Valeri ha spiegato che quando si arbitra all’estero “c’è un’adrenalina diversa rispetto all’Italia. Per noi è un’occasione per vedere posti diversi e confrontarci con culture differenti. Inoltre, almeno per il 90% delle partite che ho fatto all’estero, hai un’accettazione maggiore in campo”. Tra gli appuntamenti internazionali che lo hanno più colpito l’arbitro della CAN A ha ricordato l’europeo Under 19 dove “hai la fierezza di entrare in campo, sentire due inni nazionali e sapere che in quel momento stai rappresentando l’Italia”, e il mondiale di calcio femminile dove è stato VAR e dove si è confrontato con le colleghe donne. “Ho visto ragazze eccezionali”, ha detto Valeri, “di grande professionalità”.
Non sono mancante le domande dei giovani arbitri. Inevitabile un consiglio su come affrontare la carriera arbitrale. “Sicuramente lo studio del Regolamento e l’allenamento”, ha concluso, “ma anche vedere tante gare. Guardando maestri come Collina, Rosetti, Farina, Rizzoli e Rocchi ho imparato tanto”.