La stagione dei raduni pre-campionato ha significato per tutti il ritorno ad una “quasi normalità”. Tornare a Sportilia è stato senza dubbio il primo segnale della graduale ripresa che accompagna non solo il nostro quotidiano, ma anche la vita arbitrale dei nostri alfieri nazionali.
Un raduno pre-campionato all’insegna delle novità per gli arbitri e gli assistenti della CAN, che – come detto – torna a casa sotto una nuova guida. Gianluca Rocchi, infatti è il nuovo Responsabile della massima Commissione Nazionale. “Saremo la 21° squadra in campo” – ha detto Rocchi – “e per questo mi piace sottolineare l’origine della parola ‘Competere’, fatta di ‘cum’ e ‘petere’, che letteralmente significa ‘andare insieme’”. Io e tutta la Commissione, con Andrea Gervasoni, Elenito Di Liberatore e Lorenzo Manganelli, daremo il 110% e chiederemo a tutti gli arbitri e gli assistenti di fare lo stesso”.
Nel rispetto delle misure anti COVID-19, spazio alle novità della Circolare n. 1 e alle sedute tecniche in aula. Particolare attenzione è stata prestata alla valutazione dei falli di mano commessi da calciatori attaccanti e difendenti, alle differenze Dogso/SPA, agli interventi in area di rigore, nonché al lavoro atletico e alle esercitazioni VAR.
Altro elemento di innovazione è stato senza dubbio il ritorno ad un raduno congiunto degli arbitri CAN e CAN C, momento di condivisione e confronto tecnico volto ad una crescita generale del gruppo.
Sotto il segno della novità si è svolto anche il raduno della CAN C. Maurizio Ciampi – neo Responsabile – ha indicato la rotta verso l’obiettivo che arbitri e assistenti della terza serie nazionale devono porsi: “crescere tecnicamente per migliorare e offrire sempre prestazioni di alto livello: la differenza la potrà fare ognuno di voi mettendosi in gioco e cercando di superare i propri limiti”.
Un notevole supporto è stato dato dal Settore Tecnico AIA, che con il suo Responsabile, Matteo Trefoloni, ha guidato i lavori dei ragazzi della CAN C: “Essere profondi conoscitori del mondo del calcio vi può aiutare davvero molto nel corso della gara: continuate a studiare e ad applicarvi per migliorarvi”.
Il timone della nuova CAN D è passato nelle mani di Alessandro Pizzi, che ha portato a Sportilia la sua esperienza di otto anni quale Presidente del CRA Lombardia. Insieme a Dino Tommasi, coordinatore dell’ormai ex CAI, è stata piena identità al più numeroso organico nazionale: “sappiate che ci piace un po’ anche pensare di essere il laboratorio della CAN C, che quindi in qualche maniera rappresenta già il vostro oggi. Ma soprattutto per voi deve essere un obiettivo intermedio, un soffitto che una volta raggiunto diventa pavimento dal quale ripartire”.
L’innovazione strutturale e tecnica ha coinvolto anche il futsal nazionale; La CAN 5 si è infatti sdoppiata con la nascita della CAN 5 Elite, organo tecnico di riferimento per il massimo campionato maschile e femminile del calcio a 5. Agli ordini di Angelo Galante, neo Responsabile del futsal d’elite, i ragazzi della CAN 5 Elite si sono sottoposti ai consueti test atletici e hanno lavorato sulla match-analysis, perché “Oggi abbiamo un compito importante” – ha affermato Galante – “ovvero di fare bene in campo. I calciatori si aspettano arbitri pronti, ma voi dovete essere di più, dovete essere arbitri d’elite, perché siete parte di un qualcosa di straordinario”. La mission del calcio a 5 nazionale non può prescindere dalla condivisione e dallo scambio continuo con la CAN 5, che seppur orfana dei top-class, è indubbiamente il fondamento su cui costruire il futuro. Lo ha ribadito il neo Responsabile Francesco Falvo: “Abbiamo lavorato seguendo un unico filo conduttore. Sorridete quando scendete in campo e siate mentalmente liberi. Grazie a tutti per il lavoro svolto, qui non ci sono solo grandi arbitri, ma ci sono anche i grandi dirigenti dell’AIA del domani.”