Si è svolta martedì 12 novembre l’Assemblea Elettiva della Sezione di Roma 1 “Generoso Dattilo” con una partecipazione massiva degli associati che hanno sentito fortemente il desiderio di sostenere e riconfermare alla guida il Presidente Daniele Doveri, unico candidato, eletto con il 96% dei voti.
Un discorso, quello di ricandidatura di Doveri, che ha toccato il passato e il presente come elementi abilitanti per guardare al futuro della Sezione e alle giovani generazioni, che sono il pilastro di ogni base associativa.
Il Presidente ha voluto condividere con la platea i passaggi più importanti degli ultimi tre anni che lo hanno visto ricoprire un ruolo presidenziale oltre a quello arbitrale. Un’esperienza non priva di momenti di difficoltà, che da un lato gli hanno consentito di comprendere meglio le dinamiche che caratterizzano l’AIA e dall’altro lo hanno reso associativamente più maturo, arricchito e consapevole. “Il viaggio che sto facendo non è ancora giunto in porto e bisogna procedere a vele spiegate ancora per numerose miglia”, ha esordito Doveri. Si evince nelle sue parole il grande impegno e la profusione di energie che ha messo in campo perché convinto che dare a ciascun associato la giusta attenzione e gli strumenti necessari per esprimere al massimo le proprie capacità fosse il contributo più importante per affrontare al meglio i vari percorsi tecnici e dirigenziali promossi all’interno dell’AIA. “I giovani colleghi rappresentano il futuro dell’Associazione ed a loro abbiamo rivolto un’attenzione particolare”, ha proseguito il Presidente.
In questa direzione, tante sono state le sfide e gli obiettivi già raggiunti: il potenziamento della formazione, sia teorica che pratica, ottenuto grazie alla disponibilità degli associati nazionali; l’introduzione di nuove metodologie didattiche come gli interscambi sezionali; l’utilizzo delle piattaforme online e degli incontri in Sezione a gruppi più ristretti con lo scopo principale di cementare il rapporto degli organi tecnici con i più giovani; l’inserimento delle simulazioni sul terreno di gioco e degli allenamenti di gruppo durante il corso arbitri; il focus sugli assistenti arbitrali, con i quali si è creata una connessione ad hoc finalizzata a rafforzarne le competenze ed il lavoro.
“Non può esistere futuro senza conoscere il proprio passato”. Questo il ‘claim’ che ha caratterizzato lo spirito della presidenza Doveri. “I giovani che dovranno vivere e partecipare all’AIA del futuro non possono farlo senza sapere chi siamo ed a quali valori e principi questa nostra Associazione si è sempre ispirata”, ha ribadito Doveri, ricordando le tante iniziative organizzate dal gruppo della comunicazione che hanno reso il meritato tributo a tutte le grandi personalità tecniche ed associative della Sezione.
Non è poi mancata la componente emozionale di Doveri, che ha ringraziato tutte le persone che in questi anni lo hanno sostenuto, consigliato e supportato nei momenti e nelle decisioni più delicate.
“Quest’idea di Sezione mi è stata trasmessa e tramandata dai nostri appassionati arbitri benemeriti, dai nostri dirigenti nazionali, Cesare Sagrestani e Giovanni Zotta, dai presidenti sezionali che mi hanno preceduto, Generoso Dattilo, Luca Davino, Claudio Romano, Giorgio Baldi, Roberto Bonardo e Stefano Mattera, e da alcuni amici che in questi anni si sono mostrati dei fratelli maggiori standomi vicino costantemente in questa avventura, come Maurizio Ciampi, Francesco Massini e Carlo Pacifici”. Ed è a quest’ultimo che Doveri ha dedicato un omaggio per il lustro, per lo stile, per lo spessore umano ed i risultati da egli ottenuti governando l’AIA in un momento tra i più complessi della sua storia ultracentenaria.
Un ulteriore ringraziamento è stato poi dedicato ai due vicepresidenti sezionali, Valeriano Cristini e Mirko Ventrone, che con il grande lavoro svolto sono riusciti ad accorciare ai minimi termini le distanze tra gli impegni arbitrali e gli impegni sezionali del Presidente.
Proprio Ventrone, dopo essere stato eletto come delegato del Presidente all’Assemblea Generale dell’AIA, secondo quanto previsto dalle norme associative, si è detto orgoglioso di essere al fianco di Doveri con cui vi è una sintonia costante: “L’unico obiettivo che ci siamo dati è di far crescere il sentimento associativo e rigenerare il senso di unione, orgoglio e appartenenza alla Sezione che nel tempo forse si era assopito ed a causa del quale siamo a volte risultati troppo deboli e vulnerabili”.
Doveri ha parlato con grande emozione ad una platea così convintamente presente ed al tempo stesso si è mostrato motivato e proiettato verso il futuro insieme a tutta la sua squadra: “Abbiamo ancora molti obiettivi da raggiungere e molte sfide da affrontare. La formazione ed il senso di appartenenza devono continuare ad essere al centro del nostro progetto perché attraverso di esse possiamo affrontare al meglio le entusiasmanti sfide che il futuro ci riserverà e lasciare basi solide a chi si prenderà cura della Sezione dopo di noi, sulle quali continuare a costruire per il bene degli associati”.
Una presidenza che ha già dimostrato di voler continuare a diffondere l’idea che la vera forza risiede nella Sezione indipendentemente dai ruoli ricoperti. Una serata che per tutti gli associati è stata una testimonianza di come si possa essere soli a concorrere ma mai da soli a vincere.
In copertina, il Presidente della Sezione di Roma 1 Daniele Doveri.
Monia Catelli (fonte aia-figc.it)