“Essere un arbitro o un assistente non significa solo applicare le regole del gioco ma anche saper affrontare decisioni critiche, gestire situazioni di alta pressione e mantenere un equilibrio tra la giustizia sportiva e la propria vita personale”. Inizia così l’intervento di un emozionato Marco Belsanti, assistente arbitrale barese al secondo anno nella Commissione Arbitri Nazionale sorteggiato come ospite dal Comitato Nazionale dell’AIA, davanti ad una platea colma di giovani dell’organico sezionale e regionale, oltre a tanti associati nazionali seduti in prima fila, tra cui gli assistenti CAN Andrea Giallatini e Domenico Fontemurato e il Componente CAN D Giulio Dobosz.
La vita di un arbitro, come quella di qualsiasi altro professionista, è dominata da una serie di priorità. Le principali, senza dubbio, sono il rispetto delle regole e l’imparzialità. Per essere efficace un arbitro deve mantenersi costantemente in allenamento fisico e mentale, lavorando sulla propria condizione atletica e sullo studio delle regole del gioco del calcio, affinando così la capacità di prendere decisioni rapide e accurate durante una partita.
In apertura, Belsanti ha evidenziato che “oltre alla preparazione tecnica, un arbitro deve anche saper gestire le emozioni e le pressioni esterne. Bilanciare queste emozioni con la serenità e la lucidità necessarie per svolgere il proprio lavoro è una delle priorità fondamentali che un arbitro porta con sé nella sua vita quotidiana”.
Un altro aspetto cruciale della vita di un arbitro è la sua capacità di relazionarsi sia con gli altri ufficiali di gara che con i calciatori: “Quando si entra nel contesto di una partita la figura dell’arbitro e degli assistenti è centrale per mantenere l’ordine e l’equità in campo. Le priorità vanno ben oltre la semplice applicazione della legge del gioco: ogni situazione richiede una specifica valutazione e un’azione mirata”.
A tal proposito, l’assistente nazionale ha utilizzato alcuni video per interrogare i più giovani sull’importanza di individuare le priorità in campo sia dal punto di vista dell’arbitro che da quello dei calciatori.
“Ad esempio, di fronte a un fallo, l’arbitro deve avere la prontezza di riconoscere la necessità di un intervento, valutarne la gravità e, se opportuno, adottare un provvedimento disciplinare. In questo contesto, gli assistenti offrono un supporto visivo essenziale, avendo talvolta una visione più chiara di alcuni episodi – ha proseguito Belsanti – La coesione tra arbitro e assistenti è fondamentale per evitare errori di valutazione poiché le priorità possono variare ma la capacità di mantenere un atteggiamento sereno ed equo resta imprescindibile per garantire che ogni decisione venga presa con la giusta misura”.
Se il fuorigioco rappresenta una delle situazioni più complesse per gli assistenti, il focus di Belsanti è stato sul concetto di ‘teamwork’, un concetto fondamentale soprattutto per coloro che operano nei campionati regionali: “Siamo arrivati a un livello tale per cui la comunicazione tra arbitro e assistente deve essere rapida ed efficace per evitare confusione quando ci si trova a dover decidere sulla punibilità di un fuorigioco”.
Infine, vi sono numerose situazioni che possono emergere nell’arco di una partita e che richiedono risposte tempestive e adeguate da parte degli ufficiali di gara. “Si pensi, ad esempio, agli episodi di gioco pericoloso, al comportamento antisportivo o alla gestione delle sostituzioni. In tutti questi casi, l’arbitro deve essere pronto a decidere rapidamente e con sicurezza, tenendo sempre a mente l’equità del gioco e la sicurezza dei giocatori. Gli assistenti, dal canto loro, devono essere presenti, attivi e capaci di individuare le criticità, assegnando le giuste priorità ad ogni situazione”, ha concluso l’ospite nazionale.
Alla fine della riunione è avvenuto uno scambio di omaggi tra Belsanti e il Presidente Sezionale Domenico Trombetta, che ha ringraziato l’assistente della CAN per aver trasmesso messaggi chiari e puntuali soprattutto ai più giovani.
In copertina, Marco Belsanti con il Presidente Sezionale Domenico Trombetta.
In gallery, alcuni momenti della serata.
Giorgio Ermanno Minafra (fonte aia-figc.it)