Nel mondo dello sport, l’arbitraggio va ben oltre il semplice compito di far rispettare le regole del gioco. È un’arte che richiede non solo competenza tecnica, ma anche empatia, comunicazione e capacità di adattamento. È su queste basi che si è fondato lo scambio tecnico-associativo tra le Sezioni di Roma 2 e quella di Milano.
Ed è proprio in quest’ottica che Asia Spognardi, Pierpaolo Piva, Alessandro D’Adamo, Flavio Pinto e Adriano Pierotti della Sezione di Roma 2 “Riccardo Lattanzi” hanno vissuto la prima parte dello scambio con la Sezione di Milano.
Durante la prima settimana dello scambio, che ha avuto luogo a Milano dal 2 al 4 febbraio, i cinque ragazzi della Sezione di Roma 2 hanno innanzitutto giocato un ruolo centrale in un incontro presso il salone della LND della Lombardia. Accompagnati dal Presidente Domenico Trombetta e dai due Organi Tecnici, Francesco Maretto e Dario Cocciolo, hanno presentato il progetto agli associati di Milano. L’evento è stato arricchito dalla partecipazione di importanti presenze, tra cui il VMO (Video Match Official) di Roma 2 Paolo Valeri, l’assistente internazionale Alberto Tegoni e l’assistente della CAN Marco Trinchieri di Milano, il Componente del Comitato Nazionale Andrea Mazzaferro e il Presidente del CRA Lombardia Emilio Ostinelli. Prima di questo incontro, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di stringere i primi legami con i loro omologhi milanesi durante un aperitivo al tramonto su una delle terrazze più belle della città.
Il sabato successivo si è aperto con una visita guidata del Duomo e delle sue terrazze, simbolo di Milano. La prima partita ufficiale è stata quella di Pierpaolo Piva, che ha avuto modo di aprire lo scambio di fronte a una platea gremita, composta, tra gli altri, dal Vicepresidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Alberto Zaroli.
Pierpaolo, nel ripercorrere la sua esperienza, ha spiegato: “Questa trasferta a Milano non è stata semplicemente un’esperienza formativa capace di ampliare il mio bagaglio arbitrale e di farmi conoscere realtà calcistiche diverse da quella della mia regione, ma è stata anche, e soprattutto, l’emblema di quello che rappresenta lo spirito di associazione”.
Subito dopo, è stata la volta di Asia Spognardi di scendere in campo, sempre presso l’impianto della Garibaldina 1932, in una partita piena di emozioni. Asia della sua esperienza ha raccontato: “Oltre alla parte arbitrale, ciò che mi porterò per tutta la vita dentro sono i legami e i rapporti così speciali che ho creato in questi giorni con delle persone fantastiche, soprattutto con Rebecca”.
La domenica successiva si sono svolte presso il centro sportivo della società Enotria 1908 due partite contemporaneamente, con Flavio Pinto sul campo 1 e Alessandro D’Adamo sul campo 2. Flavio, ripercorrendo le emozioni, ha raccontato: “Questa esperienza nazionale l’ho vissuta con assoluta gioia e felicità. Divertendomi a pieno per la bellezza di vedere una nuova città, ma anche per arbitrare in un contesto diverso da quello che vivo qua a Roma”.
Mentre della sua esperienza alla fine dei due scambi Alessandro ha raccontato: “Mi sono divertito molto in questa esperienza, partire per tornare a Roma a livello di emozioni è stato difficile, salutarmi con i ragazzi, essere consapevole che questa favola stava finendo non è stato facile, ma sapevo che a breve li avrei rivisti. Quando sono venuti loro a Roma ero felice di rivedere coloro che per tre giorni mi hanno fatto sentire a casa”.
Dopo un pranzo consumato al centro sportivo, il gruppo si è spostato verso il campo Leone XIII per l’ultima partita, quella di Adriano Perotti.
Sintetizzare un giorno così intenso non deve essere semplice, ma nel ripercorrere le emozioni sono queste le parole di Adriano: “Mai avrei creduto di essere così dispiaciuto del rientro a Roma, mi sono così tanto legato a questa esperienza, che sento tristezza al pensare sia finita. Ho imparato tantissimo, il poter approcciarmi a questa nuova realtà mi ha permesso di comprendere moltissimi aspetti dell’arbitraggio”.
Al termine delle tre gare della domenica, i ragazzi si sono salutati, consapevoli di aver vissuto un weekend magico e con l’entusiasmo di sapere che si sarebbero rivisti a Roma solo pochi giorni dopo.
Dal 16 al 18 febbraio, quindi, è stata la volta di cinque arbitri, due Organi Tecnici, il Referente della Comunicazione e il Presidente della Sezione di Milano, partiti per Roma per un’esperienza che ha segnato profondamente ognuno di loro. L’atmosfera di condivisione e amicizia ha caratterizzato l’intero evento, dall’accoglienza calorosa della Sezione di Roma 2 alla serie di scambi e racconti che hanno evidenziato il valore dell’unione tra le diverse realtà arbitrali.
Dopo la riunione presso la Sezione di Roma 2, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente CRA Lazio Massini, l’assistente CAN Valerio Colarossi, il Componente CAN 5 Élite Daniele Di Resta e il Componente CAN D Giulio Dobosz, il secondo giorno è stato dedicato alla scoperta delle bellezze storiche di Roma, guidati dall’arbitro internazionale di Beach Soccer, Fiammetta Susanna, e dall’assistente CAN D, Cristiano Rosati.
Le partite di Rebecca Aroni e di Davide De Giovanni hanno offerto l’opportunità di mettere in pratica le competenze acquisite. Rebecca, con un sorriso, ha raccontato: “Questa esperienza che ho appena vissuto è stata davvero speciale, indimenticabile e non sarà semplice descriverla e raccontarla a parole. Quando i ragazzi di Roma sono arrivati a Milano, siamo entrati fin da subito in confidenza, era come se ci conoscessimo, fossimo amici da anni nonostante ci fossimo incontrati poche ore prima”.
La serata di sabato è stata arricchita dall’incontro con gli associati delle Sezioni di Roma1 e Napoli presso la Sezione di Roma1, reso ancora più speciale dalla presenza del Presidente dell’AIA, Carlo Pacifici.
Il giorno seguente, le partite sono iniziate alle prime luci dell’alba con la determinazione che caratterizza Giorgio Beretta come ogni altro arbitro.
Giorgio ha quindi riflettuto sull’aspetto tecnico-sportivo: “Da un punto di vista arbitrale rimane in primo luogo l’esperienza della partita in sé. Arbitrare in un’altra regione è possibile solo quando si diventa arbitri nazionali, che non è certamente un obiettivo facilmente raggiungibile. Inoltre, conoscere altre realtà calcistiche non è un’esperienza che tutti gli arbitri OTS possono vivere. Confrontarsi con Organi Tecnici e Presidenti di altre regioni permette di conoscere il mondo dell’arbitraggio a tutto tondo”.
Alessandro Campisi ha condiviso: “A Roma la tensione era molto più alta, era la nostra settimana, toccava a noi scendere in campo. Di base eravamo tutti in ansia per la prima partita fuori regione, e dopo le ottime partite dei miei compagni, temevo di fare una brutta figura. Ho cercato di concentrarmi il più possibile, isolarmi, ma solo le parole di Alessandro -D’Adamo, collega di Roma 2 – e Davide – De Giovanni, collega di Milano – ) mi hanno tranquillizzato: dovevo arbitrare come avevo sempre fatto, senza preoccupazioni, così sarebbe andato tutto alla grande”.
Calvin Faggioli ha sintetizzato così il suo vissuto: “Divertente, emozionante e formativa. Tre parole per riassumere ciò che è stato per me lo scambio tecnico-associativo con Roma2. Un’avventura partita da Milano insieme a 5 ragazzi mai visti prima e finita a Roma insieme a 5 amici; un’esperienza bellissima dove la mia singola partita è stata solo una piccola parte, perché ciò che più ricorderò saranno i pranzi, le cene, le passeggiate e i momenti in tribuna passati tutti insieme a ridere e scherzare”.
Il Presidente Jacopo Ceccarelli ha concluso con gratitudine: “È stata una delle esperienze dirigenziali più belle che abbia vissuto, sotto ogni aspetto: tecnico, associativo, ma soprattutto umano. Abbiamo trovato con gli associati di Roma 2 una sintonia incredibile. Ringrazio Domenico Trombetta e tutti i suoi ragazzi per l’indimenticabile esperienza che ci hanno fatto vivere a Roma”.
Sulla falsariga il pensiero del Presidente Domenico Trombetta: “Queste sono opportunità uniche da sfruttare nella loro interezza. Abbiamo consolidato rapporti, creato nuove amicizie, il tutto avendo come minimo comune denominatore la nostra Associazione”.
In conclusione, lo scambio tecnico-associativo tra le Sezioni arbitrali di Milano e Roma 2 si è rivelato non solo un’opportunità di crescita professionale, ma soprattutto un momento di condivisione, arricchimento reciproco e consolidamento dei legami umani che costituiscono il cuore pulsante della comunità arbitrale. Un ringraziamento speciale va a tutti gli associati delle Sezioni di Milano e Roma 2 che hanno contribuito alla buona riuscita dello Scambio.
Giorgio Ermanno Minafra (fonte aia-figc.it)