La Sezione AIA di Latina nella scorsa riunione tecnica ha avuto l’onore di ospitare Juan Luca Sacchi di Macerata, arbitro in forza alla Commissione Arbitri Nazionale Serie B. Dopo un video realizzato dai ragazzi di Latina per presentare l’ospite, Luca ha iniziato la riunione ringraziando il Presidente di Sezione Fiore Pressato per l’occasione concessagli e successivamente ha posto ai ragazzi un quesito: “Cosa vuol dire essere arbitro?“.
L’arbitro è studio ed allenamento allo stesso tempo, è sacrificio e resilienza, ma è soprattutto passione. Fin dal momento in cui arriva la designazione è importante cercare di reperire più informazioni possibili delle due squadre, dalla classifica fino alle pagine social, in modo da esser pronti ad ogni evenienza che possa accadere sul terreno di gioco. Un altro aspetto importante per l’arbitro è quello di porsi degli obiettivi e lavorare partita dopo partita per raggiungerlo, come se si volesse arrivare in cima ad una scalinata percorrendo scalino dopo scalino. Per fare ciò è fondamentale capire gli errori commessi e impegnarsi a non ripeterli più, cercando anche l’aiuto della Sezione che nella carriera di un arbitro diventa la seconda famiglia: “Il bello di essere arbitro è che abbiamo la possibilità ad ogni partita di rialzarci.”
“Penso però che il comportamentale sia l’aspetto più affascinante dell’arbitro”, questo perché è nel modo in cui si approcciano i calciatori e i dirigenti che viene fuori la personalità di ognuno ed avendo caratteri diversi ogni gara non sarà mai la stessa. Per sottolineare meglio questo aspetto, Luca ha proposto agli arbitri pontini diversi video in cui, oltre a lui, erano presenti altri colleghi della CAN B. Nei filmati erano presenti situazioni di mass confrontation, gestione delle panchine, richiami a calciatori e l’ospite insieme ai ragazzi si è soffermato a commentare ogni episodio dando inoltre dei consigli pratici da utilizzare nelle prossime gare.
“È stata una bellissima lezione – ha concluso il Presidente di Sezione Fiore Pressato – vivace e interattiva che sicuramente i miei arbitri hanno saputo apprezzare. Ti ringraziamo per l’esperienza che ci hai portato e l’umiltà che hai dimostrato ai ragazzi.”