Lunedì 10 marzo, presso la sala consiliare del Palazzo Comunale di Tarquinia (VT), si è tenuta la prima edizione del Premio “Cavalli Alati – Sulle ali dello sport”, un riconoscimento che intende valorizzare le eccellenze italiane che con il loro impegno diffondono i valori autentici dello sport.
L’iniziativa, ideata dalla Pro Loco di Tarquinia presieduta da Primo Andreini, con il supporto del Gruppo Provinciale dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio di Viterbo diretto da Fabrizio Ercolani e con il patrocinio del Comune di Tarquinia, ha avuto la forma di una tavola rotonda moderata da Alberto Rimedio, giornalista RAI e telecronista delle partite della Nazionale italiana di calcio. A fare gli onori di casa anche il Presidente dell’Asd Tarquinia Massimiliano Coluccio
Al confronto hanno preso parte personalità di rilievo del panorama sportivo nazionale e regionale, nonché rappresentanti delle federazioni, degli arbitri e degli allenatori. Tra coloro che hanno ricevuto il premio figurano il Presidente dell’AIA Antonio Zappi, il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il Coordinatore delle attività delle squadre nazionali della FIGC Giuseppe Martucci, il Presidente AIAC Lazio Corrado Maida, il Consigliere Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Vincenzo Calzolari e l’atleta tarquiniese di handbike Tiziano Monti.
Un ritorno nella terra d’origine per il Presidente dell’AIA che è nato a Viterbo, ha i suoi affetti più cari a Sipicciano, frazione del Comune di Graffignano, ed ha mosso i primi passi nel mondo arbitrale nella Sezione di Viterbo.
A congratularsi con Zappi erano presenti all’evento il Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio Daniele Stazi, accompagnato dal Vice Presidente Antonio Santoro e dal Componente Gian Luca Ventolini, nonché il Vice Presidente della Sezione di Viterbo Luigi Gasbarri.
“La violenza contro gli arbitri è uno dei nostri problemi prioritari da affrontare e appena eletto mi sono impegnato per contrastarla decisamente – ha detto il Presidente Zappi rispondendo a una domanda di Alberto Rimedio – Bisogna lavorare sugli aspetti preventivi, formativi e sanzionatori. L’arbitro non è un semplice attore dello sport ma è una sorta di magistrato delle regole, un dispensatore e diffusore di legalità in certi territori dove la legalità a volte stenta ad affermarsi. I ragazzi vanno sui campi di calcio con passione ed entusiasmo e cercano di difendere la legalità dello sport, di imporre il rispetto delle regole”. “Sono sempre meno gli atti di violenza commessi da tesserati – ha concluso Zappi – ma purtroppo aumentano quelli commessi da non tesserati. Mi appello alle famiglie perché credo che ogni genitore, se sentisse insultare il proprio figlio dagli spalti, rimarrebbe molto male. Occorre una crescita collettiva per tutto il sistema calcio”.
“L’arbitro svolge un’attività difficilissima. Insultare un ragazzo minorenne dagli spalti è una cosa veramente scandalosa – ha commentato il giornalista Alberto Rimedio – Tutti, anche noi giornalisti, dobbiamo impegnarci a dare un messaggio migliore”
“Ai giovani arbitri vogliamo trasmettere il rispetto delle regole – ha affermato il Presidente del CRA Lazio Stazi – e come sapersi comportare e relazionare con allenatori e calciatori. Non essere autoritari ma autorevoli, e mai aggressivi”.
In copertina, da sx a dx Gasbarri, Stazi, Zappi, Santoro e Ventolini.
In gallery:
1: Andreini consegna un piccolo omaggio a Stazi;
2: il tavolo di presidenza;
3: Rimedio;
4: Celli, Sposetti, Zappi e Ventolini;
5: Zappi e Rimedio.
Silvano Olmi (fonte aia-figc.it)