Si è svolta la visita dell’Arbitro Antonio Rapuano alla Sezione AIA di Viterbo. Il direttore di gara della CAN è stato presentato ai fischietti della Tuscia dal Presidente Luigi Gasbarri.
La visita è iniziata nel primo pomeriggio, con Rapuano che ha effettuato una seduta di allenamento insieme ai colleghi della Tuscia. Le tecniche e i consigli dell’esperto direttore di gara sono stati molto apprezzati dai partecipanti. A seguire si è svolta la riunione con tutti gli iscritti all’interno della sede dell’AIA viterbese.
Oltre al Presidente Gasbarri, ad accogliere Rapuano c’erano anche due assessori comunali di Viterbo, Emanuele Aronne che ha la delega allo sport e Elena Angiani che si occupa di bilancio, i quali hanno portato i saluti del Sindaco Chiara Frontini. “L’arbitraggio è importante anche nella vita – ha detto Aronne, che è stato un arbitro nazionale di pallacanestro – sviluppa l’attitudine a decidere.” L’Assessore Angiani, che è figlia di un arbitro, rivolta ai giovani fischietti viterbesi ha aggiunto che dirigere delle gare “rende più forti nell’affrontare la vita e nel gestire le proprie emozioni.”
Interessante la lezione tenuta da Rapuano che ha raccontato la sua esperienza personale. “L’arbitraggio è una scuola di vita – ha esordito – per me è il sogno che diventa realtà. Dopo aver giocato a pallacanestro, a 16 anni nel 2001 ho deciso di arbitrare le partite di calcio. Pesavo 120 chili, ma con una grande forza di volontà e l’allenamento in pochi mesi ne ho persi ben 35. Ho avuto anche io dei momenti negativi – ha proseguito – ma li ho superati scendendo in campo con l’unico obiettivo di divertirmi. Occorre sempre mettersi in discussione, con sacrificio e passione. Servono equilibrio mentale e serenità.”
Il fischietto nazionale ha mostrato diversi filmati, commentando le azioni di gioco e le decisioni prese. “Si diventa un buon arbitro conoscendo il regolamento, allenandosi e avendo una buona condizione atletica, sviluppando capacità di relazionarsi con gli altri e di comunicare. Sul terreno di gioco dovete essere concentrati – ha concluso – avere autonomia di giudizio e gestire lo stress.”
Al termine della riunione, il Presidente Luigi Gasbarri ha donato all’illustre ospite un’immagine relativa ai festeggiamenti della Patrona di Viterbo, Santa Rosa, e tre libri che raccontano la storia degli arbitri viterbesi.
Silvano Olmi (fonte aia-figc.it)